Titolo: Chiesa di San Nicola Vescovo
Autore: Non applicabile (complesso edificato da
maestranze locali nel corso dei secoli)
Datazione: XII secolo, con interventi e
ristrutturazioni nei secoli successivi
Tipologia: Edificio religioso - Chiesa
parrocchiale
Provenienza: Barile, Provincia di Potenza, Basilicata,
Italia
Descrizione
La Chiesa di San Nicola Vescovo è uno dei principali luoghi di culto
della comunità di Barile e dedicata a San Nicola di Mira, patrono dei
marinai. L'edificio ha origini medievali, risalente probabilmente al XII
secolo, e presenta una facciata sobria ma elegante, caratterizzata da un
portale romanico ad arco ogivale e da un rosone decorato con motivi
geometrici che riflettono l'influenza dell'architettura romanica.
L'interno della chiesa si distingue per la ricchezza decorativa, con affreschi, stucchi e altari barocchi che ne arricchiscono il patrimonio artistico. La navata centrale, affiancata da cappelle laterali, custodisce opere di grande pregio, tra cui una tela seicentesca di Girolamo Bresciano di Pietragalla raffigurante l’Annunciazione. Nel dipinto, Dio Padre appare in alto tra gli angeli, vegliando sul mondo. Al centro, l’angelo, colto in un momento di stupore, porge un giglio alla Vergine, simbolo di purezza. Tra le nubi, tra Dio e Maria, si distingue la figura di Gesù Bambino, mentre una finestra sullo sfondo rivela il paesaggio del Monte Vulture, conferendo una suggestiva profondità alla scena. In basso, al centro, si trova lo stemma della chiesa di San Nicola, mentre a sinistra compare la figura del committente, il parroco di rito greco-albanese.
La chiesa custodisce anche due statue lignee di notevole pregio, raffiguranti la Madonna del Carmine e Sant’Antonio, entrambe datate al XVII secolo. Queste statue sono collocate in nicchie sugli altari laterali, accanto a un fonte battesimale in pietra, proveniente dall'antica chiesa di San Nicola del XV secolo. L'altare maggiore, costruito in marmo policromo nel XVIII secolo, è un'opera di grande maestosità e bellezza. In cima, si trova una scultura lignea di San Nicola, che attira l'attenzione per la sua espressione serena e la ricchezza dei dettagli.
La chiesa ospita anche due tele del XX secolo, raffiguranti la Madonna che regge il comune di Barile e i Simboli del sacerdozio, opera della pittrice Maria Distasi. A sinistra dell'altare maggiore si trova una colonna in pietra con basamento, proveniente dalla chiesa dell'Annunziata del Cinquecento, che testimonia la stratificazione storica dell'edificio. La Chiesa di San Nicola Vescovo è, quindi, non solo un luogo di culto, ma un importante custode della storia e della cultura di Barile.
San Nicola di Mira
San Nicola di Mira, noto anche come San Nicola di Bari, è una figura di grande importanza nel cristianesimo, venerato sia in Oriente che in Occidente. Nato tra il 250 e il 260 d.C. a Patara, nella Licia (attuale Turchia), da una famiglia benestante, Nicola si distinse fin da giovane per la sua pietà e generosità. Divenuto vescovo di Mira, oggi Demre, nella Licia, si dedicò con zelo alla cura pastorale e alla difesa dell'ortodossia. Morì intorno al 335 d.C.
Tra le leggende più celebri a lui attribuite vi è quella delle tre giovani ragazze che, senza una dote, rischiavano di essere vendute come schiave. San Nicola, per aiutarle, gettò di notte tre sacchetti d'oro attraverso la finestra della loro casa, permettendo loro di sposarsi dignitosamente.
Nel 1087, le sue reliquie furono traslate a Bari, dove sono custodite nella Basilica di San Nicola, divenendo oggetto di pellegrinaggi e di una profonda devozione popolare. La festa di San Nicola si celebra il 6 dicembre, giorno della sua morte, ed è particolarmente sentita a Bari, dove il santo è considerato patrono della città e della Puglia.
Girolamo Bresciano
Girolamo Bresciano, noto anche come Girolamo di Pietragalla, è stato un pittore di rilievo del XVII secolo, originario di Pietragalla, in Basilicata. La sua formazione artistica fu profondamente influenzata dalla scuola napoletana, in particolare dall’opera di Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa, celebre per la precisione del tratto, l’uso magistrale della luce e l’armoniosa composizione delle figure.
Tra i capolavori più significativi di Bresciano spicca “L’Annunciazione” (1625-1649), in cui l’Arcangelo Gabriele appare a Maria, catturando l'intensità emotiva e la solennità del momento con straordinaria cura dei dettagli. Un’altra opera di rilievo è “San Michele Arcangelo sconfigge il maligno e pesa le anime”, raffigurante il santo mentre schiaccia il demonio e giudica le anime, un tema iconografico ampiamente diffuso nell’epoca.
L’arte di Bresciano fonde elementi del manierismo con riferimenti alla cultura arbëreshe, creando una sintesi tra tradizioni pittoriche locali e influenze artistiche più ampie. Il suo lavoro testimonia un periodo in cui le correnti artistiche si intrecciavano, dando vita a una produzione ricca e variegata, capace di coniugare innovazione e radici culturali profonde.
Maria Distasi
Maria Distasi è una pittrice originaria di Putignano, in provincia di Bari, nata il 1º gennaio 1968. Attualmente risiede a Potenza. Ha conseguito il diploma di maturità artistica presso l'Istituto Statale d'Arte di Bari e si è laureata in Architettura presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II". La sua formazione artistica è stata arricchita da numerosi corsi di perfezionamento in pittura e grafica.
Tra le sue opere più significative si annovera "Veduta di Barile", un pastello di dimensioni 50x70 cm, che rappresenta un omaggio al comune lucano di Barile.
Inoltre, ha realizzato l'opera "Simboli del sacerdozio", esposta a Barile, che include statue lignee di San Francesco da Paola.
Maria Distasi ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, ottenendo riconoscimenti per la sua tecnica e sensibilità artistica. La sua produzione spazia dalla pittura alla grafica, con un particolare interesse per la rappresentazione di paesaggi e scene di vita quotidiana.
Grelle Iusco, A. (1981). Arte in Basilicata. Roma: De Luca Editore.
Fuccilo, N. (n.d.). Barile nella storia dei suoi documenti. Rionero in Vulture: Litostampa Ottaviani.
Fuccilo, N. (1982). Novantacinque perché…. Rionero in Vulture: Grafica Caputi.
Larotonda, A. L., & Palese, R. (1999). Potenza: una provincia di cento comuni. Milano: Motta Editore S.p.A.
Sitografia
Codice identificativo: BARL-003