Titolo: Chiesa di Santa Maria del Carmine - ex
Convento Carmelitano
Autore: Non applicabile
Datazione: Complesso fondato nel 1714, completato nel
1758
Tipologia: Edificio religioso
Provenienza: Barile, Provincia di Potenza, Basilicata,
Italia
Descrizione
Il Convento Carmelitano di Barile fu fondato nel 1714 grazie a un lascito testamentario di Demetrio Maulà, che, colpito dalla tragica morte del fratello, destinò i suoi beni al Monastero del Carmine di Melfi, con la condizione che fosse eretto un convento a Barile. La costruzione, completata nel 1758, fu resa possibile grazie a ulteriori donazioni. I frati Carmelitani operarono nel convento fino all’Ottocento, ospitando anche figure di rilievo come il monaco Michele Granata, che nel 1770 vi insegnò Teologia. Tra il 1835 e il 1866, con il declino dell’ordine, l’edificio fu trasformato in un ricovero per fanciulle povere, noto come "Convento di Santa Cristina", e, dopo l’Unità d’Italia, passò sotto l’amministrazione comunale. Nel 1922, grazie a Giustino Fortunato e Padre Giovanni Minozzi, divenne sede dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia (ONMI). Nel XX secolo, il convento svolse un’importante funzione sociale, ospitando scuole e un asilo nido, ma il terremoto del 1980 e il calo degli orfani portarono alla sua chiusura definitiva. Nel 1982, fu installato un busto in onore di Padre Minozzi per ricordarne il contributo alla comunità. Parte del complesso, la Chiesa di Santa Maria del Carmine, presenta un’architettura sobria con un interno ad aula unica e un altare maggiore dedicato alla Vergine del Carmelo. Un tempo affrescata con scene della vita della Madonna e dei santi carmelitani, la chiesa divenne un centro di devozione mariana, con celebrazioni solenni come la festa della Madonna del Carmine, il 16 luglio. Anche dopo l’abbandono dell’ordine, il luogo mantenne la sua funzione di spazio di preghiera, specialmente durante il periodo in cui l’edificio ospitava l’orfanotrofio. Il convento, inizialmente appartenente ai Carmelitani, subì profonde trasformazioni dopo la soppressione napoleonica. Nel 1829, l’Università di Barile ne richiese la concessione ai Francescani Osservanti, ma il vescovo ne dispose la conversione in orfanotrofio per fanciulle povere, che rimase attivo fino al 1866, quando le orfane furono trasferite a Potenza. Successivamente, il convento divenne ricovero per famiglie bisognose e, nel 1907, fu affidato alle Povere Figlie di Sant’Antonio, per poi essere annesso all’ONMI nel 1920. Un manoscritto di Padre Minozzi testimonia le difficoltà nella ristrutturazione del convento, danneggiato dopo la disfatta di Caporetto dai profughi veneti, che vi ospitarono orfanelle albanesi. Oltre alla funzione religiosa, la chiesa rimase un punto di riferimento per la comunità, anche dopo l’abbandono dell’Ordine Carmelitano, ma il terremoto del 1980 ne segnò il definitivo declino, sancendo la fine di un luogo che per secoli aveva rappresentato un pilastro spirituale e sociale per la comunità di Barile.
Frati carmelitani
I Carmelitani sono un ordine religioso cattolico con origini risalenti alla fine del XII secolo. Un gruppo di laici, pellegrini e crociati, desiderosi di una vita contemplativa, si ritirò sul Monte Carmelo in Palestina, ispirandosi alla figura del profeta Elia. Qui adottarono uno stile di vita eremitico, dedicandosi alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio. Nel 1214, si dotarono di una regola di vita, dando una struttura più definita alla loro comunità.
A causa delle incursioni saracene, intorno al 1238, furono costretti ad abbandonare il Monte Carmelo, diffondendosi in Europa e adattandosi alla vita mendicante. Nel XVI secolo, l'ordine subì una profonda riforma grazie a Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce, che fondarono il ramo degli Scalzi, caratterizzato da una vita più austera e contemplativa. Questa riforma portò alla separazione definitiva dal ramo "calzato" nel 1593.
Oggi, i Carmelitani sono impegnati nella vita contemplativa, nella direzione spirituale, nella predicazione e nel lavoro missionario, ispirandosi all’esempio di Maria e del profeta Elia.
Michele Granata
Michele Granata (27 novembre 1748 – 12 dicembre 1799) è stato un monaco carmelitano e patriota italiano, noto per il suo impegno durante la Repubblica Napoletana del 1799. Nato a Rionero in Vulture, in provincia di Potenza, Granata intraprese la carriera religiosa nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, dove assunse il nome di Francesco Saverio Granata. Si distinse come docente di filosofia e matematica all'Accademia Militare della Nunziatella di Napoli, pubblicando opere come "Elementi di algebra e geometria".
Durante la Repubblica Napoletana, Granata si schierò a favore delle idee repubblicane e giacobine. Con la restaurazione borbonica, fu arrestato e condannato a morte. Il 12 dicembre 1799, fu impiccato in Piazza Mercato a Napoli, divenendo martire della causa repubblicana.
Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia
L'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia (ONMI) è un ente educativo e assistenziale fondato nel 1919 da Padre Giovanni Semeria e Don Giovanni Minozzi, con l'obiettivo di offrire supporto agli orfani di guerra e alle famiglie bisognose nel sud Italia.
Inizialmente, l'ONMI si concentrò sull'apertura di orfanotrofi e strutture educative, come quello di Amatrice, inaugurato il 15 agosto 1919, che ospitava dodici orfanelle.
Nel corso degli anni, l'Opera ha ampliato la sua missione, istituendo scuole, asili, centri di formazione professionale e istituti superiori, sempre nel Mezzogiorno d'Italia.
Nel 1931, per consolidare il lavoro svolto, fu fondata la "Famiglia dei Discepoli", una congregazione religiosa che ottenne l'approvazione pontificia.
Oggi, l'ONMI continua la sua missione attraverso diverse strutture e attività, mantenendo viva l'eredità dei suoi fondatori.
Giustino Fortunato
Giustino Fortunato (1848-1932) è stato un rilevante politico, storico e giornalista italiano, riconosciuto come uno dei principali esponenti del meridionalismo. Nato a Rionero in Vulture, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, avviò una carriera nel giornalismo, collaborando con diversi periodici e fondando "Il Mezzogiorno", una pubblicazione che si affermò come una voce significativa per il Sud Italia.
Fortunato si distinse come fervente sostenitore del riscatto del Mezzogiorno e delle politiche di sviluppo economico e sociale. La sua carriera politica lo vide eletto deputato nel 1900 e senatore nel 1913. Durante il suo mandato, si dedicò attivamente a migliorare le condizioni sociali ed economiche delle regioni meridionali, denunciando le ingiustizie e le disparità esistenti tra il Nord e il Sud del paese. La sua voce critica ebbe un ruolo fondamentale nel sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo alle problematiche del Mezzogiorno.
Oltre al suo impegno politico, Fortunato scrisse numerosi saggi e opere storiche, affrontando questioni sociali, politiche ed economiche che affliggevano il Sud. Una delle sue opere più significative, "Il Mezzogiorno e l'Italia", analizza la condizione del Sud in relazione al contesto nazionale, mettendo in luce le dinamiche storiche e sociali che lo influenzano.
La sua eredità è ricordata anche attraverso il "Premio Fortunato D'ORO", istituito dall'università a lui intitolata, che viene assegnato a personalità che si sono distinte in vari ambiti culturali e sociali.
Padre Giovanni Minozzi
Padre Giovanni Minozzi (1884-1959) è stato un sacerdote italiano noto per il suo impegno verso i soldati e gli orfani di guerra. Nato il 19 ottobre 1884 a Preta, frazione di Amatrice, in una famiglia di pastori, mostrò fin da giovane una profonda vocazione religiosa. Ordinato sacerdote nel 1908, si dedicò all'istruzione e all'assistenza dei soldati durante la Prima Guerra Mondiale, fondando le "Case del Soldato", strutture che offrivano supporto educativo e ricreativo ai militari.
Nel 1916, incontrò il barnabita padre Giovanni Semeria, con il quale condivise l'impegno verso i bambini orfani di guerra. Insieme, fondarono l'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, un'organizzazione dedicata all'assistenza e all'educazione dei giovani provenienti dalle regioni meridionali.
Nel 1925, Minozzi fondò la Famiglia dei Discepoli e delle Ancelle del Signore, un istituto religioso dedicato all'educazione e all'assistenza dei giovani. La sua opera si estese anche all'estero, con la creazione di istituti e case di accoglienza in diverse città italiane, tra cui Roma, Gela e Potenza.
Padre Minozzi è ricordato per la sua dedizione ai più bisognosi e per il suo impegno nell'educazione e nell'assistenza sociale. La sua causa di beatificazione è attualmente in corso.
Ferdinando II di Borbone
Ferdinando II di Borbone (Palermo, 12 gennaio 1810 – Caserta, 22 maggio 1859) fu re del Regno delle Due Sicilie dal 1830 fino alla sua morte.
Figlio di Francesco I delle Due Sicilie e Maria Isabella di Spagna, salì al trono in giovane età, succedendo al padre. Durante il suo regno, si dedicò al risanamento delle finanze e all’ammodernamento della burocrazia, promuovendo anche significative innovazioni tecnologiche. Tra le sue opere più importanti si annovera la costruzione della prima ferrovia italiana, il tratto Napoli-Portici, inaugurato nel 1839, e la creazione delle Officine di Pietrarsa, destinate alla produzione di locomotive e materiali ferroviari.
Nonostante gli sforzi per modernizzare il regno, il suo governo fu caratterizzato da un crescente isolamento internazionale, che limitò le opportunità di alleanze strategiche e rafforzò la diffidenza delle potenze europee nei confronti della monarchia borbonica. Ferdinando II fu noto anche per la sua superstizione, attribuendo eventi come il terremoto di Brindisi del 1857 a segni nefasti legati alle sorti politiche del regno.
Morì il 22 maggio 1859 nella Reggia di Caserta e fu sepolto nella Basilica di Santa Chiara a Napoli.
Fonti e Riferimenti Bibliografici
Mazzeo, D. M. (1981). In memoria di Padre Giovanni Semeria (nel 50° della scomparsa). Edizioni O.N.M.I.
Borraro, P. (1970). D. Giovanni Minozzi Apostolo del meridionalismo. Evangelizare.
Panzone, P. R. (1981). Padre Giovanni Minozzi. Edizioni O.N.M.I.
Minozzi, G. (1984). Ricordando. Edizioni O.N.M.I.
Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia. (n.d.). Un’opera per l’Italia meridionale.
Bozza, A. (1889). Il Vulture - Barile le sue colonie Albanesi e Greche. Tip. Torquato Ercolani.
Sitografia
Codice identificativo: BARL-005