Fontana dello Steccato

Titolo: Fontana dello Steccato
Autore: Non applicabile (realizzata da maestranze locali)
Datazione: 1713
Tipologia: Fontana monumentale
Provenienza: Barile, Provincia di Potenza, Basilicata, Italia

Descrizione
La Fontana dello Steccato è uno dei monumenti più emblematici della cittadina di Barile, risalente al 1713 e rappresentativa dello stile tardo-barocco. Situata in Piazza Garibaldi, il centro pulsante del paese, la fontana è stata realizzata su commissione di un nobile albanese, il Dott. Domenico Prete, con l'assistenza di Alessandro Criesia, un decurione dell'epoca. L’opera non è solo un elemento decorativo, ma ha anche un'importante funzione sociale e culturale, servendo da punto di incontro e ritrovo per la comunità.

L'architettura della fontana si distingue per la sua maestosità e per la ricchezza dei dettagli. Essa è sostenuta da quattro colonne portanti che si ergono con eleganza, mentre la struttura è arricchita da cornici e decorazioni in pietra finemente scolpite. Al centro, tre teste scolpite a forma di figure apotropaiche da cui sgorga l'acqua, progettate per allontanare le influenze maligne secondo le credenze popolari. Questo aspetto simbolico riflette la connessione della comunità con le proprie tradizioni e superstizioni.

Nella parte superiore della fontana si trova uno stemma in pietra che raffigura la Madonna di Costantinopoli con il Bambinello, la patrona della cittadina. Questo elemento aggiunge un significato religioso alla fontana, sottolineando l'importanza della fede nella vita quotidiana degli abitanti. Le due nicchie laterali sono decorate con sottostanti vaschette a semicerchio, rendendo l'intera composizione armoniosa e invitante.

Durante il periodo della manifestazione "Tumact Me Tulez", che si tiene nel mese di settembre, la fontana assume un ulteriore significato culturale: dalla sua bocca, invece dell'acqua, sgorga vino Aglianico del Vulture, celebrando così la tradizione vitivinicola locale. Questo evento attrae visitatori da diverse località, contribuendo a rafforzare l'identità culturale del paese.

In passato, la fontana svolgeva anche una funzione pratica; infatti, i panni sporchi non venivano lavati in casa, ma si portavano in piazza, dove la fontana diventava un luogo di socializzazione e interazione tra i residenti. La sua storia è legata alla vita quotidiana della comunità, rendendola non solo un'opera d'arte, ma un vero e proprio simbolo della cultura barilese.

La Fontana dello Steccato rappresenta un importante patrimonio storico e culturale per Barile. Non è solo un esempio di architettura barocca, ma anche un luogo che racconta storie di vita, tradizioni e credenze di una comunità che ha saputo mantenere viva la propria identità attraverso i secoli. La fontana continua a essere un punto di riferimento per gli abitanti e un'attrazione per i turisti, testimoniando il legame indissolubile tra la storia e la vita quotidiana di Barile.

Domenico Prete

Il Dott. Domenico Prete è stato una figura di rilievo nella comunità di Barile, in provincia di Potenza, nel XVIII secolo. Nato in una famiglia nobile albanese, ricoprì ruoli significativi nella vita sociale ed economica del paese. Secondo l'inchiesta del 1735, possedeva circa 100 ducati di entrate annue provenienti da censuari, rendite di terreni e affitti di case. Una delle sue realizzazioni più note è la Fontana dello Steccato, costruita nel 1713 sotto la sua supervisione, come indicato nell'epigrafe in sommità.

Madonna di Costantinopoli

La Madonna di Costantinopoli, nota anche come Madonna Odigitria, è un titolo mariano che si riferisce a una particolare iconografia della Vergine Maria con il Bambino Gesù. Questa rappresentazione, originaria di Costantinopoli (l'attuale Istanbul), raffigura la Vergine che indica la via, tenendo il Bambino con la mano sinistra e con la destra indicando il cammino da seguire.

Il culto della Madonna di Costantinopoli ha radici profonde nella storia bizantina, dove la Vergine era considerata la protettrice della città e dell'Impero. Con la caduta di Costantinopoli nel 1453, molte icone e immagini sacre furono portate in Occidente dai monaci in fuga, diffondendo la venerazione della Madonna di Costantinopoli in varie regioni europee.

In Italia, numerosi santuari e chiese sono dedicati a questa devozione. Ad esempio, il Santuario di Maria SS. di Costantinopoli a Marittima, in Puglia, conserva un'icona della Vergine che domina l'altare maggiore.

Un'altra importante testimonianza è la Madonna di Costantinopoli dipinta da Angelos Pitzamanos, conservata nella Pinacoteca Metropolitana di Bari.

Questa iconografia è apprezzata per la sua espressione di maternità e protezione, simboleggiando la guida spirituale e la protezione materna offerta dalla Vergine ai fedeli.

Tumact Me Tulez

La manifestazione "Tumact Me Tulez" è un evento enogastronomico che si tiene annualmente a Barile. Questa sagra celebra il piatto tradizionale arbëreshë "Tumact Me Tulez", che consiste in tagliatelle condite con un sugo a base di pomodoro, alici, mollica di pane fritta e noci. Il nome del piatto deriva dall'albanese "tumacë me tulë", che significa "tagliatelle con la mollica". 

La manifestazione si svolge generalmente nel centro storico di Barile, offrendo ai visitatori un percorso enogastronomico che permette di degustare il piatto tipico insieme ad altri prodotti lucani, come l'Aglianico del Vulture, un pregiato vino locale. Oltre alle degustazioni, l'evento include mostre, convegni, spettacoli e concerti, arricchendo l'esperienza culturale e sociale della comunità. 

La sagra ha ottenuto il marchio "Sagra di Qualità" dall'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia nel 2019, riconoscendo l'impegno nella valorizzazione delle tradizioni culinarie e culturali locali.

Fonti e Riferimenti Bibliografici

Sitografia

Codice identificativo: BARL-011

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