Titolo: Palazzo Giannattasio
Autore: Non applicabile
Datazione: XVIII - XIX secolo
Tipologia: Edificio storico - Palazzo nobiliare
Provenienza: Barile, Provincia di Potenza, Basilicata,
Italia
Descrizione
Il Palazzo Giannattasio è un significativo esempio di architettura locale, testimone della tradizione e della cultura della Basilicata. Questa storica dimora, appartenuta a una delle famiglie notabili di Barile, rappresenta la borghesia terriera locale tra il XVIII e il XIX secolo.
I Giannattasio possedevano numerose proprietà nel centro storico di Barile e, come molte famiglie benestanti del tempo, si distinsero anche per il loro coinvolgimento nella vita culturale e sociale della regione. Durante il 1700 e il 1800, Barile vide un'immigrazione interna, con arrivi da diverse località. Tra le famiglie che si trasferirono, vi erano i Bozza da Santomenna, i Ferroni da Bella, i Frusci da Venosa e gli Scotti da Troia, nonché i Giannattasio.
All'interno della famiglia, spiccano figure di rilievo come Gerardo Giannattasio, nato a Giffone alla fine del 1600. Gerardo divenne dottore in utroque e fu nominato vescovo di Lavello nel 1752. La sua vita e la sua carriera ecclesiastica sono documentate nella Platea Capitolare della chiesa di Lavello. Il suo funerale, svoltosi a Barile nel 1765, vide la partecipazione di importanti figure ecclesiastiche, tra cui il vescovo di Melfi e numerosi canonici.
Un altro membro della famiglia, Domenico Giannattasio, frate dell'Ordine dei Minori Osservanti, si distinse per il suo impegno nelle insurrezioni lucane nel 1860, seguendo le forze di Nicola Mancusi. Anche Saveno, suo fratello e dottore fisico, guadagnò fama per le sue competenze, non solo a Barile ma anche nei paesi limitrofi.
La famiglia Giannattasio vanta anche una lunga tradizione nella viticoltura, con vigneti situati alle pendici del vulcano spento Monte Vulture, una zona rinomata per la qualità dei suoi terreni vulcanici. Un documento prezioso che testimonia la storia della famiglia è una mappa della proprietà, realizzata nel 1872 da un agrimensore locale, che descrive in dettaglio la produzione di uva Aglianico e di olive per quell'anno.
Barile, infatti, è da millenni un territorio celebre per la coltivazione dell'Aglianico, una delle varietà di uva autoctone più pregiate d'Italia. Il poeta Orazio, nativo di questa area, celebrò con entusiasmo l'arrivo del raccolto di Aglianico, esprimendo l'attesa per l'autunno, che si colorava di sfumature porpora, simbolo della ricchezza e della bellezza del paesaggio agricolo lucano.
Ordine dei Minori Osservanti
L'Ordine dei Minori Osservanti, noto anche come Frati Minori Osservanti (O.F.M. Obs.), è una delle famiglie dell'Ordine Francescano, fondato da San Francesco d'Assisi nel 1209. Fin dalla sua origine, ha avuto come obiettivo principale il ritorno a una vita semplice e austera, in conformità con il carisma originale del Santo di Assisi, ispirato alla povertà evangelica, all’umiltà e alla carità verso il prossimo.
L’Ordine dei Frati Minori nacque quando San Francesco ricevette l’approvazione papale della sua Regola nel 1209. La comunità crebbe rapidamente in tutta Europa, attirando numerosi seguaci, ma col tempo emersero tensioni interne riguardanti l’interpretazione della Regola e il modello di vita dei frati. Nel XV secolo, per rispondere alla crescente necessità di un ritorno alla radicalità evangelica, si sviluppò il movimento degli Osservanti, una riforma interna all’Ordine che mirava a recuperare l’austerità e la povertà delle origini. I frati osservanti si impegnarono a condurre una vita più rigorosa, prendendo le distanze dalle influenze della società del tempo e dedicandosi con rinnovato fervore alla preghiera, alla penitenza e alla predicazione.
Questa riforma favorì la nascita di numerosi conventi e comunità in tutta Europa, diffondendo ulteriormente l’ideale francescano. Nel 1897, con la bolla “Felicitate quadam”, Papa Leone XIII riunificò le diverse famiglie francescane sotto un’unica autorità, consolidando così il ruolo dei Frati Minori Osservanti all'interno dell'Ordine dei Frati Minori.
Oggi, i Frati Minori Osservanti sono presenti in tutto il mondo e continuano a vivere secondo i principi della spiritualità francescana. Sono impegnati in opere pastorali, educative e caritative, operando nelle parrocchie, nelle scuole, nei centri di accoglienza e nelle missioni, con l’obiettivo di diffondere il messaggio evangelico e promuovere valori come la pace, la giustizia e l’amore per il creato. Seguendo l’esempio di San Francesco, la loro missione si basa sulla fraternità, sulla condivisione e sulla dedizione al servizio degli ultimi, incarnando ancora oggi l’essenza più autentica del francescanesimo.
Monte Vulture
Il Monte Vulture è un antico vulcano estinto situato nella regione della Basilicata, nel sud Italia, con un'altezza di 1.326 metri. Si trova a circa 56 km a nord di Potenza, nella provincia di Potenza.
La sua ultima attività eruttiva risale a circa 40.000 anni fa.
Oggi, il Monte Vulture è caratterizzato da una caldera al suo vertice, nota come Valle dei Grigi, e da due laghi all'interno del cratere: il Lago Piccolo e il Lago Grande di Monticchio. Questi laghi sono alimentati da sorgenti termali e sono circondati da una vegetazione lussureggiante, offrendo un habitat ideale per diverse specie di flora e fauna.
La regione circostante, conosciuta come Vulture, è rinomata per la sua produzione vinicola, in particolare per il vino Aglianico del Vulture, un pregiato vino rosso DOC. Le terre vulcaniche fertili e il clima favorevole contribuiscono alla qualità di questo vino, apprezzato sia a livello nazionale che internazionale.
Il Monte Vulture è anche una destinazione popolare per gli amanti del trekking e della natura, offrendo numerosi sentieri che permettono di esplorare la sua ricca biodiversità e di godere di panorami mozzafiato sulla regione circostante.
Fonti e Riferimenti Bibliografici
Basilicata, Regione. (2016). Storia e cultura della Basilicata. Regione Basilicata.
D’Amico, V. (2005). Barile e il suo territorio: storia, arte e tradizioni. Edizioni del Sud.
Martini, S. (2010). Architettura e società in Basilicata: un percorso storico. Rubbettino Editore.
Rocca, M. (2018). I palazzi storici della Basilicata: architettura e cultura. Arti Grafiche.
Pietrafesa, F. L. (a cura di). (s.d.). Qui Barile. Vatra Arbëresh.
Sitografia
Codice identificativo: BARL-020