Stazione Ferroviaria

Titolo: Stazione Ferroviaria
Autore: Non applicabile (struttura costruita da maestranze locali nel XIX secolo)
Datazione: Inaugurata nel 1892
Tipologia: Stazione ferroviaria
Provenienza: Barile, Provincia di Potenza, Basilicata, Italia

Descrizione

La stazione ferroviaria di Barile, inaugurata nel 1892, rappresenta un significativo punto di riferimento storico e culturale per la comunità locale. La sua costruzione comportò l'abbattimento della cappella di San Pietro, un luogo di culto documentato già nel 1507, secondo l'inventario della Mensa di Rapolla. Un documento del 1777, conservato nell’archivio vescovile, la descrive come una cappella laicale dotata di un unico altare e affidata alla cura di un procuratore scelto dalla popolazione. Nel corso dell’Ottocento, la cappella fu temporaneamente adibita a cimitero, in attesa della costruzione della nuova chiesa madre, completata nel 1843. Tuttavia, a causa delle precarie condizioni strutturali dell’edificio, nel 1845 il sindaco Vincenzo Piacentini dispose il trasferimento della statua di San Pietro nella chiesa madre, evidenziando l'importanza devozionale attribuita dalla comunità a questa figura religiosa.

La stazione di Barile sorge oggi in Largo Angelo Bozza, nel cuore del paese, e fa parte della linea ferroviaria Foggia–Potenza, un’infrastruttura strategica per i collegamenti tra la Basilicata, la Puglia e il resto d'Italia. Il fabbricato viaggiatori, progettato secondo il tipico stile architettonico delle stazioni di fine Ottocento, ospita una sala d’attesa, servizi igienici, un bar e un ristorante, fungendo da punto di riferimento per residenti e viaggiatori. I treni regionali che vi transitano collegano Barile con importanti centri come Foggia, Potenza, Melfi e Rionero in Vulture, garantendo un servizio essenziale per la mobilità della popolazione e il commercio locale.

Nel corso della sua storia, la stazione ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo economico e sociale di Barile, facilitando il trasporto di persone e merci, soprattutto nell’ambito della produzione vitivinicola e olivicola, settori trainanti dell’economia locale. L’arrivo della ferrovia ha favorito il commercio del celebre Aglianico del Vulture, permettendo ai produttori locali di esportare il vino ben oltre i confini regionali. Inoltre, la stazione ha rappresentato un punto di partenza per molti emigranti che, tra la fine dell’Ottocento e il Novecento, lasciarono il paese in cerca di fortuna all’estero, contribuendo a creare una forte rete di connessioni tra Barile e le comunità lucane nel mondo.

Nel 2020, la Fondazione FS ha avviato il recupero di un carro merci serie Ifms, rimasto per anni in sosta presso la stazione di Barile. Il rotabile è stato trasferito nelle Officine di Foligno per un restauro completo, a dimostrazione dell’interesse crescente per la valorizzazione del patrimonio ferroviario storico. Questo intervento rientra in un più ampio progetto di recupero delle ferrovie storiche italiane, con l’obiettivo di preservare e valorizzare il ruolo delle infrastrutture ferroviarie nella storia e nello sviluppo economico locale.

Oggi, la stazione di Barile continua a essere un punto di riferimento per la comunità, non solo come snodo ferroviario ma anche come simbolo del legame tra passato e presente. Il suo ruolo è stato fondamentale nella modernizzazione del paese, contribuendo a trasformare Barile da borgo agricolo a un centro connesso alle grandi reti di trasporto. La sua storia, intrecciata con quella della ferrovia e delle trasformazioni urbanistiche della Basilicata, rende la stazione un elemento di grande valore per la memoria collettiva e lo sviluppo del territorio.

Fonti e Riferimenti Bibliografici

Sitografia

Wikipedia – Stazione di Barile​

Rete Ferroviaria Italiana – Assistenza PRM

Catalogo dei Beni Culturali – Stazione ferroviaria di Barile

Codice identificativo: BARL-026

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