Palazzo Giannattasio
Nel centro storico di Barile sorge Palazzo Giannattasio, uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura civile locale tra il XVIII e il XIX secolo. Elegante e sobrio nelle forme, il palazzo testimonia il prestigio della borghesia terriera del tempo, profondamente radicata nella cultura e nelle tradizioni della Basilicata.
La dimora appartenne alla famiglia Giannattasio, giunta a Barile nel corso del Settecento da Giffone, durante un periodo di intensa immigrazione interna che arricchì il borgo di nuovi influssi sociali e culturali. Il palazzo riflette il ruolo di rilievo ricoperto da questa famiglia nel contesto cittadino, non solo per il possesso di numerose proprietà, ma anche per il contributo dato alla vita intellettuale, religiosa e civile del territorio.
Tra le sue mura vissero figure di spicco come Gerardo Giannattasio, dottore in utroque iure e vescovo di Lavello, la cui attività è documentata nella Platea Capitolare della chiesa locale. La sua sepoltura a Barile nel 1765 fu un evento solenne, con la partecipazione delle autorità ecclesiastiche regionali. Il palazzo fu anche luogo di passaggio e memoria per altri membri importanti della famiglia, come Domenico Giannattasio, frate e patriota nelle insurrezioni lucane del 1860, e Saveno, medico apprezzato nelle comunità locali.
Nel tempo, Palazzo Giannattasio è divenuto simbolo di continuità familiare e radicamento nel territorio. Le sue stanze, un tempo fulcro di vita e cultura, conservano ancora oggi l’atmosfera di un’epoca in cui tradizione e sapere si intrecciavano nella quotidianità. Oltre al suo valore storico, Palazzo Giannattasio è legato alla tradizione agricola della famiglia, in particolare alla viticoltura. La dimora custodiva documenti e mappe, come quella redatta da un agrimensore nel 1872, che illustrano la produzione di uva Aglianico e olive, coltivate nelle terre ai piedi del Monte Vulture. Questo legame con il territorio conferma il ruolo centrale della famiglia nella valorizzazione dell’identità agricola di Barile.
Palazzo Giannattasio, emblema dell’ascesa familiare, incarna la continuità delle tradizioni e il legame con una terra celebrata già da Orazio. Oggi è una testimonianza viva del passato nobile e identitario di Barile.
